Fantasia

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domenica 4 ottobre 2020

L'abominevole uomo delle nevi

                                                                            

                                                                               


Di questo essere leggendario si favoleggia da innumerevoli secoli in tanti paesi e villaggi montani, in varie parti del pianeta.

Pare che siano ben poche le persone che hanno incontrato questa creatura, di cui, pare, siano state trovate molte tracce sulla neve, eppure, ogni comunità montana ne parla sempre con rispetto e timore. Un timore che ingigantisce nelle notti di bufera, e che si trasforma in terrore, nel caso, un montanaro fosse costretto a lasciare la sicurezza offerta dalle mura domestiche, per avventurarsi nell'oscurità glaciale della montagna.

Non ci sono testimonianze di attacchi e di aggressività ma, sembra proprio che basti l'aspetto bestiale e la stazza della misteriosa creatura, di cui tanto si favoleggia, a tenere rintanati gli abitanti dei villaggi montani. 

La descrizione dei pochi testimoni è simile in tutte le latitudini e parla di una figura antropomorfa, di un'altezza compresa tra i due e i tre metri, che cammina  in posizione eretta e dal corpo ricoperto completamente da una fitta massa di peli, escluso il volto e le mani.

                                         


Il nome dato a questa creatura varia secondo il luogo degli avvistamenti. In Asia, dal deserto del Gobi del Nord fino ad Assam, prende il nome di Meti,  Skoopa, Migo o Kang-Mi.

Nel Nord Ovest degli Stati Uniti viene chiamato Big Foot, che letteralmente significa Grande Piede. Dalle parti delle Montagne Rocciose, potrebbe capitarci, per nostra sfortuna, di incontrare lo Sasquatch.                             

            

Il più famoso tra questi esemplari fantasiosi di bipedi colossali è quello che avrebbe dimora sulle altissime montagne dell'Himalaya e conosciuto in occidente come Yeti o l'Abominevole Uomo delle nevi, quest'ultima definizione  considerata una traduzione errata del termine nepalese "Metoh-Kangmi" letteralmente "uomo-orso delle nevi". 

Yeti, invece, deriva dal termine "yeh-teh, espressione tipica degli sherpa, le guide nepalesi, che viene tradotto vagamente come "quella cosa là" o più precisamente come "uomo delle rocce". 

Ma Yeti, per alcuni, significa anche “creatura magica” mentre un altro suo appellativo "Rackschasa" derivante dal sanscrito,  significa “demone”.

Di queste creature leggendarie si trova menzione addirittura in alcuni testi risalenti al 4000 a.C.  

                                      

                       

In tutti i casi e, comunque, non essendoci a oggi prove certe della sua esistenza, questa leggendaria creatura ha colpito l'immaginario collettivo e ha fatto sì che intorno a lei nascessero leggende colme di fascino e mistero.                                                      



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5 commenti:

  1. Un articolo intenso, e molto interessante, che narra di creature magiche, e di grandi dimensioni, esistite molto tempo fa...
    Sempre bello leggerti, buona domenica, carissima, silvia

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  2. Dalle mie parti è un miracolo assistere ad una nevicata, figuriamoci incontrare il mostro delle nevi. ;)
    Buona domenica.

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  3. Leggere i tuoi lavori è sempre un grande piacere.Riesci a rendere interessante anche una figura così improbabile come lo Yeti.Ciao Lu.

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