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giovedì 8 ottobre 2020

Nel regno di Asgard: il dio Thor

                         


Thor, il dio del tuono, figlio di Odino, il re degli dei nordici e di Jord, una gigantessa considerata la dea della terra, era una delle figure più amate e ammirate della mitologia del nord Europa, ma venerato anche dai Vichinghi, dagli Scandinavi e dalle antiche popolazioni germaniche. Gli Scandinavi, in modo particolare, si definivano “popolo del dio Thor “proprio perché, credevano, avesse molte caratteristiche umane, soprattutto  qualità bellicose e strategiche molto apprezzate e condivise dai guerrieri del Nord.

        

Thor veniva raffigurato con una stazza possente, l'aspetto aitante e muscoloso, l'aria accigliata, con sguardo quasi ferino. La barba e i lunghi capelli, in alcuni casi biondi e in altri rossi, contribuivano a donare un’aria selvaggia a questa figura divina.

Il carattere irruente, bellicoso e sanguinario di Thor, era fonte di grande preoccupazione per suo padre Odino che, molto spesso, affiancava al figlio impegnato in battaglia, Loki, il dio dell' astuzia e dell'inganno, con la speranza che la sua scaltrezza riuscisse a risolvere in modo meno cruento ogni controversia e le situazioni più spinose.

                           

Nella leggenda Thor viene anche descritto come il creatore di fulmini, che ottiene usufruendo della magia contenuta nel suo martello “Mjöllnich”, detto anche “infallibile frantumatore “per la potenza distruttiva della gigantesca arma forgiata, per lui, dal popolo dei nani. Il dio la usava in battaglia e negli scontri scagliandola contro i nemici e provocando un fulmine dall'energia devastatrice. Dopo aver assolto al suo compito, il magico martello tornava sempre dal suo proprietario, proprio come fosse un boomerang.

Il dio possedeva anche un'arcana cintura, in grado di raddoppiare la sua forza e speciali guanti di ferro per afferrare al volo, come fosse calamitato, il suo martello.

                           

Si narra che Thor, forse perché poco propenso al volo, si spostasse su un carro trainato da due caproni neri, considerati anch'essi magici. Le due bestie avevano sguardi malvagi e occhi di fuoco. Sembra che il dio si cibasse delle loro carni che, però, avevano il potere di ricrescere ogni volta.

Thor viveva nel castello di Bilskinir con la sua sposa prediletta che si chiamava Sif e che era considerata la dea della fertilità. Di lei si narra che avesse degli splendidi capelli d'oro, a simboleggiare le messi di grano maturo, donatoli dai nani dopo che i suoi erano stati strappati, per dispetto, da Loki.  

                            

La notorietà di questo dio si è più che centuplicata negli anni ottanta essendo diventato un supereroe dei fumetti della Marvel, insieme ad altre figure divenute leggendarie e anche grazie alla produzione di svariate pellicole cinematografiche.                                





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4 commenti:

  1. Molto interessanti ed esaustive le tue storie fantasy,stimolano la voglia di leggerne altre.....tanti complimenti.. ps(oh oh !)

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  2. Una bella storia mitologica, che narra di Thor, dio del tuono, e delle sue gesta.
    Brano apprezzato, felice giorno, cara Vivì, silvia

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  3. Ciao Vivì, questo tuo Borgo del Fantasy comprende mille e più leggende. Stamane sono rimasto sorpreso di trovare anche il dio del tuono tra i tuoi mitici personaggi fantastici. Thor è uno dei supereroi che più mi piacciono e la sua storia l'ho trovata affascinante. Ciao e a presto.

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  4. Ho letto con molto interesse questa leggenda nordica; come sempre molto affascinante e scritta in modo chiaro e scorrevole.Brava vivì.Lu.

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