La leggenda del vaso di Pandora ha
inizio con il mito del Titano Prometeo che era un essere giusto e pietoso, in particolare nei
riguardi dell'umanità che, tra l'altro, essendo appena agli esordi, viveva ancora allo
stato selvaggio.
A quei tempi, difatti, gli uomini si
cibavano ancora di carne cruda e d'inverno non conoscevano il modo per
scaldare le grotte in cui vivevano.
Impietosito dai tanti stenti e dalle
privazioni a cui era soggetto quell'essere primitivo, Prometeo decise di donare il
fuoco all'intera umanità ma, per poterlo fare, fu costretto a rubarlo a Zeus, il
signore dell’Olimpo, l'unico nell'universo a possederlo.
Nel momento stesso in cui si accorse del
furto, il dio si adirò e per vendicarsi dell'affronto, fece incatenare il ladro
sul Caucaso condannandolo a pena perpetua. Ogni giorno un'aquila sarebbe scesa dall'Olimpo e gli avrebbe divorato il fegato. Un supplizio reso ancora più
atroce dal fatto che l'organo vitale avrebbe dovuto ricrescere, così da rendere
infinita l’indicibile punizione.
Non ancora soddisfatto, Zeus decise di rendere più
spietata la sua vendetta facendo lui stesso un dono all'umanità inviando sulla Terra una creatura di
genere femminile chiamata Pandora. Inoltre, ogni divinità presente sul monte Olimpo venne invitato a contribuire offrendo un suo dono alla creatura.
Cosicché Atena le donò la vita, Afrodite la rese bellissima, Apollo le
insegnò l'arte della musica, Era le insegnò le arti
manuali e infine Ermes le diede il coraggio e l'astuzia.
A tutti quei doni Zeus aggiunse un misterioso contenitore,
ma ingiunse a Pandora di non aprirlo. Il vaso avrebbe dovuto contenere il
grano ma, in realtà, il perfido dio lo colmò di tutti i mali più pericolosi per l'umanità tra cui la vecchiaia, la malattia, la gelosia, la pazzia e il vizio e, chissà per quale misterioso e
controverso motivo, una sola virtù: la speranza.
Il dio Ermes venne poi incaricato di
accompagnare la giovane donna dal fratello di Prometeo, nel frattempo liberato da Eracle, Epimeteo.
Il giovane Titano rimase folgorato dalla grazia e dal fascino della bellissima Pandora e se ne innamorò all'istante. In seguito, ignorando il consiglio del fratello, che in passato lo
aveva già avvertito di non accettare doni da Zeus, Epimeteo sposò la fanciulla.
Non passò molto tempo che Pandora,
spinta dalla curiosità, ignorò la diffida del signore dell’Olimpo e scoperchiò
il misterioso contenitore provocando la fuoriuscita dei mali che si riversarono sull'umanità. Tra
tutte quelle disgrazie però, rimase imprigionata sul fondo del vaso la
speranza.
Con quel suo gesto Pandora condannò gli
esseri umani a vivere una vita fatta di sofferenze, malattie, malvagità e
guerre.
La terra divenne un luogo deserto e
inospitale. Disgrazie ed epidemie perseguitarono la stirpe umana fino al momento in cui, la giovane, guidata da un misterioso istinto, scoperchiò ancora una volta il vaso causando la fuoriuscita della speranza, che subito si propagò
nel mondo ridonando la luce persa, insieme al coraggio e alla volontà di
combattere prevalendo sui mali, soffocare l’odio e le gelosie e ridando così sollievo agli esseri umani.
La leggenda del malefico vaso e della sua custode termina così in modo positivo.
Attualmente, l'espressione "il vaso di
Pandora" viene spesso utilizzata come metafora per indicare la scoperta di una
miriade di problemi e di guai rimasti fino a quel momento ben nascosti.
E' una leggenda che ricordavo in parte, mi ricordavo di Prometeo castigato in eterno per aver rubato il fuoco e di Pandora che, scoperchiando il vaso, aveva sparso disgrazie sulla Terra. A volte, questi antichi miti li usavo nel lavoro scolastico e le leggevo ai bambini. Belle le immagini che riesci a trovare. Buon sabato.
RispondiEliminaGrazie mille Mirtillo. Peccato non aver avuto occasione di conoscerci prima. Queste leggende antiche conservano un fascino particolare e scommetto che tu sapevi leggerle ai tuoi alunni con il garbo che si percepisce sempre nei tuoi modi attraverso le tue parole. Comunque è bello per me averti tra le mie amicizie su Blogger, anche se solo virtuali. Un abbraccio e un sorriso.
EliminaCiao Vivi, avevo sempre sentito parlare del vaso di Pandora, ma non conoscevo il significato. Grazie di avermi illuminato! Complimenti per come scrivi e per ciò che scrivi, un mondo che mi affascina e mi fa tornare bambina. Buona gionata cara, ti voglio bene!🌹
RispondiEliminaMarinella, grazie per essere passata e avermi lasciato il tuo messaggio. Mi rendi veramente felice perché l'impegno che metto per pubblicare su questo blog è molto ma la gratificazione che mi è resa in cambio mi esorta ad andare avanti. Grazie mille e spero vorrai tornare a rileggermi. Buona giornata cara.🧡
EliminaConoscevo anche questa leggenda ma leggerla con tutti questi dettagli è come scoprirla per la prima volta. Ancora tanti complimenti. Leo
RispondiEliminaGrazie Leo...ti considero il seguace più affezionato del blog. Buon sabato.
RispondiEliminaBellissimo anche questo racconto. Complimenti!!! Ma dove trovi tutte queste belle immagini?
RispondiEliminaCiao. Ti ringrazio per questa domanda e rispondo. Forse la ricerca delle immagini pertinenti è la parte che richiede più tempo nei miei post ma a me piace e non faccio fatica, anzi, mi diverto. Per quanto riguardo i siti dove le scarico, li trovi elencati in ogni post. Grazie e a presto.
EliminaGrazie a te che mi leggi e commenti Valeria. Buon fine settimana.🧡
RispondiEliminaAmata Vivi, sono gia qui! anche se vivo in un mondo pieno di magia, romanticismo e piacere, ho avuto un venerdi di faccende nella foresta e mi ha impedito di volare, le mie ali erano stanche!
RispondiEliminaParlando seriamente ora:
L'orrore, la bellezza e la profondita delle mitologie in generale non smettono mai di stupirmi. Questo particolare ha dei punti in comune con la chiesa, con Eva. L'atto di aprire la scatola mi ricorda l'atto della mela, che culmina in atti proibiti che scatenano furia e disgrazia per l'umanita.
Sono sempre riusciti a incolparci di tutto. Persino la speranza potrebbe essere considerata un male. Perche ci fa ripetere gli errori ancora e ancora...
Gli uomini hanno stabilito regole che non intendono seguire ed e molto conveniente biasimarci. Questa storia mostra perfettamente la visione totalmente maschile che era nel mondo antico ... e non cosi tanto. Cioe, la donna che e curiosa e disobbedisce all'uomo e la colpa di tutti i mali. Questo mi disturba cosi tanto e penso che riscrivero la Bibbia!
La verita e che le prigioni sono piene di uomini frustrati e senza destinazione o scopo. Pericoloso e l'uomo mediocre risentito. Sicuramente in qualsiasi sistema in cui vivevano sarebbe una nullita. Basta incolpare le donne. Ho detto
Ahhhhh, che bello il tuo post Vivi. Mi ispiro troppo!!!
Belle illustrazioni, in particolare le opere di Waterhouse e della Confraternita Preraffaellita in generale.
Grandi abbracci al blu del mare di Genova 🙋🤗
Carissima...il tuo commento è giusto e intelligente e coglie in pieno la morale che è insita in ogni leggenda, antica o moderna che sia, non fa differenza. Sono felice di avere per amica una fatina come te, che instancabile attraversa l'oceano e viene a leggere e commentare i miei post. Un bacio e un abbraccio affettuosi. 🙋🤗
RispondiEliminaCosa aggiungere ai commenti di chi mi ha preceduta??????........tornerò a rileggerla con immenso piacere.Complimenti!Lu.
RispondiEliminaCiao Lu...come stai? Tutto bene? Sono contenta che ti sia piaciuta e che torni a rileggerla. Un bacione grande. 🥰🥰🥰
RispondiEliminaUna leggenda dai tratti intensi, su cui riflettere profondamente...
RispondiEliminaBuon giovedì e un forte abbraccio cara Vivì,silvia