I nani della mitologia
nordica sono creature che vengono associate al sottosuolo e alla tecnologia, in
modo particolare con la forgiatura dei metalli, ma anche con la fortuna, la
magia e la morte.
Stando a
un’antica leggenda norrena, la stirpe dei nani si formò sottoterra prendendo
origine dalla carne del gigante Ymir, dal suo sangue e dalle ossa diventate
pietra.
All'inizio,
nei racconti fantastici, venivano descritti di statura simile a quella umana e
solo dopo il dodicesimo secolo iniziano a essere
raffigurati di piccole dimensioni.
Nel
Fantasy moderno il loro aspetto non è cambiato molto. Tolkien, nel Signore
degli anelli e nel suo The Hobbit, li descrive piccoli, tozzi e dalla
muscolatura possente. Il colore della pelle assume le varie tinte marrone, ocra
o grigio delle rocce e della terra, con capelli e barbe lunghe ben curate,
pettinate e intrecciate in modo maniacale, perché i nani sono convinti che la
barba sia una parte essenziale del loro corpo.
Gli esseri umani credevano che i nani
appartenessero solo al genere maschile ma, soltanto perché, molto spesso le
femmine nanesche erano così simili nell'aspetto e nella voce ai loro
uomini, da essere confuse con loro.
La dimora di queste
creature era un reame sotterraneo perché temevano la luce del sole che,
credevano, potesse trasformarli nella pietra da cui erano nati.
Erano considerati avidi,
scontrosi e irascibili, egoisti ma anche astuti. Abili fabbri e forgiatori di
metalli e lavoratori instancabili, sempre alla ricerca di oro e pietre
preziose.
L’antica
leggenda ci rimanda alcuni dei loro capolavori: l’anello d’oro di Odino;
la lancia Gungnir;il martello Mjollnir del dio Thor; i capelli d’oro di Sif e
molti altri.
Tolkien descrive molto bene
l’antipatia che i nani provavano per gli Elfi, ma solo perché li consideravano
sciocchi e frivoli.
Nel caso
della multietnica compagnia, descritta dal celebre scrittore inglese e composta
da Hobbit, Elfi, Nani e uomini, che parte per il regno
malefico di Mordor, il nano Ghimli, della dinastia di Durin, e membro
della compagnia dell'Anello, viene soprannominato "L'amico degli Elfi"
a causa della profonda amicizia che si instaura tra lui e il mitico
Legolas.
Mentre scrivo qui, vedo un alien avvicinarsi a me... che paura!! jajajajaja!!!
RispondiEliminacome stai, Vivi? ottima spiegazione dei nani. E vero, sono collegati a miniere, oro e diamanti, dimostra che sono minatori per natura. Non l'ho mai visto cosi.
Bacione ♥
Ciao Vivì, sono Leo. Questo tuo resoconto sui nani l'ho letto tutto di un fiato. L'ho trovato bello e ben scritto e le immagini lo sono altrettanto. Mi domando come fai a trovare tutte queste nozioni, elaborarle con così tanta precisione e trascriverle senza annoiare chi ti legge e ti segue, come me, con affetto e attenzione. Ciao.
RispondiEliminaSempre interessante e precise le tue ricerche. Brava vivì.Lu.
RispondiEliminaGrazie Lu...un bacione.
RispondiEliminaUn articolo davvero inedito,e molto interessante, che ho apprezzato per le notizie e l'originalità.
RispondiEliminaUn abbraccio, cara Vivì,silvia