Le fate sono creature fantastiche presenti, perlopiù, nella letteratura italiana e quella francese. Figure molto simili si trovano, comunque, nelle leggende dell’Europa dell’Est.
Pare che queste incantevoli creature
abbiano ereditato la loro magia dalle Parche, le tre figlie di Zeus e di Temi,
alle quali si attribuiva il potere di governare e, a volte. di dirigere il
destino degli esseri umani. Riguardo la grazia e l’aspetto di splendide
fanciulle sembra, invece, che sia dovuto alle Ninfe, le potenze dei laghi, dei
fiumi o del mare.
Il termine fata deriva dal latino Fatae, che è anche il secondo titolo delle Parche, e che significa coloro che presiedono al Fato.
Le prime fate che appaiono nelle illustrazioni le troviamo raffigurate con grandi copricapi a forma di cono e vestite con lunghi abiti colorati, proprio come dettava la moda nel Medioevo.
Solo molto tempo dopo le troviamo
dipinte con le ali e con vesti di un unico colore, quello che dovrebbe
rappresentare il carattere e le potenzialità magiche della fata che indossa
quel colore. Un esempio famoso è la fata Turchina descritta nel Pinocchio di
Collodi, che ha sia gli abiti che i capelli azzurri, che corrisponde al colore del
sovrannaturale e della magia.
In alcuni paesi della Romagna esiste tuttora la credenza che le fate siano le protettrici dei bambini appena
nati, alle quali le giovani mamme affidano le loro creature sin dal primo
giorno di vita.
Nella provincia di Lucca si narra delle
vesti stese al sole appartenenti alle magiche creature e che sarebbe possibile
scorgere nei riflessi candidi delle cime innevate.
In Sardegna si parla delle “Domus de
janas” case delle fate, piccole dimore ricavate nelle rocce e abitate da
creature minute un po’ fate e un po’ streghe, disponibili ad aiutare l’essere
umano o essere estremamente dispettose con tutti coloro increduli o maldisposti nei loro confronti.
Nelle antiche leggende bretoni, invece,
sono chiamate druidesse, creature studiose, sagge e con poteri magici straordinari. Uno su tutti, quello di
essere in grado di trasformare gli uomini in bestie.
Buongiorno Vivì. Che bella sorpresa stamattina sul tuo blog. Adoro le fate e tutte le leggende che le riguardano. Ti auguro una splendida giornata. Ciao e a presto.
RispondiEliminaGrazie Vivì per questa tua bellissima descrizione sulle fate.
RispondiEliminaNonostante l'età, adoro le fate e tutte le favole in cui compaiono.
Anch'io vorrei essere una fata e così, con un solo movimento della mia magica bacchetta, togliere il dolore a tutti noi esseri mortali.
Un bellissimo pensiero per noi tutti. Grazie Sara, nel cuore sei rimasta una fanciulla come me e per di più hai un cuore gentile. Sono felice di averti come amica.
RispondiEliminaBene così!Continua nelle tue ricerche x intrattenerci;è come tornare a scuola e apprendere storie bellissime e sconosciute che arricchiscono il nostro sapere:anche se fantastico.Oggi come oggi ne abbiamo tanto bisogno.Grazie vivì.Lu.
RispondiEliminaGrazie mille Lu...il tuo apprezzamento è importante per me. Bacioni.
RispondiEliminaCiao Vivì...sono Leo. Scrivo il nome perché non so come google pubblicherà il post. Volevo dirti che anche questo post sulle fate non mi ha deluso e non vedo l'ora che pubblichi il prossimo. Chissà di quali creature
RispondiEliminaparlerai? Ciao e buon pomeriggio.
Grazie Leo...non ti svelo niente. A te scoprire il prossimo post. Ciao.
EliminaGrazie per questo bellissimo post che ho trovato molto interessante.
RispondiEliminaMi piacciono molto le fate, infatti in casa ho dei soprammobili o delle bambole di porcellana che le raffigurano e in Sardegna sono anche andata a visitare le "Domus de Ianas".
Ciao Stefania. Grazie per essere passata e per l'apprezzamento. Sono contenta che ti sia piaciuto e spero che ritorni presto a trovarmi. Buona serata cara.
RispondiEliminaOh che bel post. Amo questi esseri fantastici, sfuggenti e delicati, li adoro assolutamente.
RispondiEliminaSai qualcosa? le fate mi hanno detto che si godono le notti di un bellissimo giugno italiano, per questo camminano salite su farfalle, libellule e api nella casa di una scrittora magica e talentosisima in Genova!
Shakespeare ha sostenuto che il momento migliore per vederli e alla vigilia dell'estate. Cioe quando il velo invisibile che ci separa dai maghi spirituali e abbastanza sottile da consentire alle persone di interagire con loro. Qui fa molto freddo, ma appartengono all'aria, ecco perche in questo mese di giugno, verranno ancora a trovarmi. Abbraccio d'oltremare e buona domenica!
Carolina sei un mito...i commenti più teneri e originali li ricevo da te...sei davvero una delle mie lettrici preferite perché metti fantasia che nel commentare. Ti adoro mia cara amica e ti abbraccio per la tua presenza assidua sul mio blog. Buona domenica anche a te tra angeli, fate ed elfi.
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