Fantasia

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venerdì 28 maggio 2021

Il mito di Giacinto e di Apollo

 


Chi dice che l’amore sia lecito e naturale solo se nasce tra persone di sesso diverso? L’amore per me è come un fiore scaldato dai raggi del sole o, illuminato indifferentemente, da quelli della luna. Forse che quel fiore è meno bello, colorato o profumato?  Ebbene, io credo di no! L'amore, in tutte le due forme e direzioni, è il sentimento più bello e importante del mondo e penso proprio che questo nostro, bistrattato pianeta avrebbe bisogno che ce ne fosse molto di più.

La leggenda che vorrei narrarvi oggi vede tre protagonisti maschili: Giacinto, il dio Apollo e Zefiro e narra la storia di un amore intenso e colmo di passione.

Pare che Giacinto fosse un giovane principe di Sparta, talmente bello e avvenente che di lui si innamorarono il dio Apollo, Zefiro il dio del vento e Tamiri, leggendario poeta e cantore greco, che si vantava di saper cantare molto meglio delle Muse.

Apollo non considerò mai Tamiri un rivale veramente pericoloso e nemmeno un ostacolo insormontabile tra lui e il giovane principe ma, per eliminare senza fatica l’eventuale antagonista in amore, riferì alle Muse il vanto del poeta. Le figlie di Zeus non presero molto bene la spacconata del cantore greco e lo punirono accecandolo e privandolo delle sue virtù canore.

In seguito Giacinto accettò la corte serrata del dio Apollo, ma Zefiro, geloso del sentimento sbocciato tra i due, decise di mettere fine alla loro bella storia d'amore.

Durante un allenamento di lancio del disco organizzato per impressionare l'amante, Apollo si esibì per primo in un lancio spettacolare del disco, che saettò nel cielo ad una velocità impressionante. Il dio del Vento, che non aspettava altro che l'occasione giusta, spirò una violenta folata facendo deviare il disco lanciato da Apollo e scaraventandolo sulla fronte di Giacinto. Il colpo fu talmente violento da risultare fatale al giovane principe.

Apollo si disperò per la perdita immatura del suo bel innamorato e dal sangue che sgorgò dalla ferita fece nascere il fiore che porta ancora il nome dell'amato.

Ovidio narra che, Apollo, prima di tornare nell'Olimpo, contemplando il fiore appena creato, volle compiere un ultimo significativo gesto incidendo sui petali  le lettere" ai" a simboleggiare i suoi divini lamenti per l'immenso dolore provato. 

                                                   

                   


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10 commenti:

  1. Tratti mitologici variegati molto ben delineati in questo articolo di bella lettura...
    Un abbraccio, carissima Vivì,silvia

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  2. grazie per questo mito avvincente!

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  3. L'Amore non si discute!Interessante,completa e letta con piacere.I spirata e brava come sempre.Ciao,Lu.

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  4. Devo dire che questa leggenda non la conoscevo, molto bella ed è vero che, in questo nostro bistrattato pianeta, ci vorrebbe molto più amore. Buon week end.

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  5. L'amore è amore e basta non guarda in faccia a nessuno e non gli interessa se nasce tra persone dello stesso d4ddo o di sesso diverso. Detto questo osservo come gli dei greci si axzzuffino spesso tra loro e si dedichino ferocemente

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  6. Un mito che ci racconta efficacemente tutto quel che, talvolta, si fa per amore e...che sarebbe meglio non fare. Gli dei dell'Olimpo poi son particolarmente dispettosi e, perciò, molto più umani che divini. In ogni caso l'amore non ha limiti e penso sia ovvio che possa sbocciare sia tra uomini e donne che fra persone bello stesso sesso. Anche per questo nella nostra società è essenziale la tolleranza e il rispetto per l'altrui modo di vivere. Ti auguro un sereno fine settimana.

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  7. Vivi dall mio cuore, come stai cara amica!
    e una bella storia e sì, sono disposta a diffondere tutto l'amore
    che e possibile nella mia vita.
    Ti amo moltissimo e ti mando un bacio ultragalattico
    con la mia bacchetta magica.
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  8. Anch'io non conoscevo questa leggenda.Buona domenica.

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  9. El amor es el sentimiento más puro que existe entre dos personas, Su pureza no exige condiciones.
    Un abrazo.

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  10. Molto particolare questa leggenda di amore e vendetta.
    Grazie Vivì, non la conoscevo e mi è piaciuta. Ciao e buona serata.

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