Arione era un famoso suonatore di cetra,
talmente abile, da diventare il musico preferito di Periandro, il tiranno di Corinto.
Il sovrano adorava il suo canto e la sua musica ma, quando Arione decise di
lasciare la corte per portare la sua arte in giro per la penisola, Periandro
non glielo impedì, anzi, parve felice che l’amico andasse anche altrove a
raccogliere il meritato successo.
Il musico viaggiò a lungo per tutta l’Italia
ma, a Taranto, si fermò più a lungo ottenendo grandi consensi e accumulando una
vera fortuna.
Ormai stanco anche di quel luogo, Arione
decise di far ritorno alla sua patria, all'isola di Lesbo, imbarcandosi su una
nave pronta a salpare.
Durante la navigazione effettuarono alcuni scali in vari porti della Sicilia e Arione ne approfittò per esibirsi, guadagnando molto oro e denari.
Venuto a conoscenza delle enormi ricchezze custodite dal passeggero, gli uomini dell’equipaggio decisero di derubarlo e di ucciderlo.
Per fortuna, la notte prima dell'attentato, il musico fece un sogno premonitore dove gli apparve il dio Apollo che gli svelò il complotto ordito dall'equipaggio promettendogli che si sarebbe salvato se avesse seguito le sue indicazioni.
Nel momento in cui venne aggredito, Arione supplicò la ciurma di lasciarlo
in vita, ma i marinai non ebbero pietà e gli proposero due macabre alternative:
un suicidio, con la promessa di una
degna sepoltura al loro arrivo sulla terraferma, oppure un tuffo spontaneo in
alto mare.
Arione scelse la seconda, ma prima del
tragico tuffo, domandò di poter fare un’ultima esibizione. L'equipaggio glielo
concesse e il musico, con la sua cetra, intonò una melodia dedicata ad Apollo,
così soave, da attirare un branco di delfini.
Quando il citaredo si tuffò, uno dei cetacei
lo raccolse sul suo dorso e lo trasportò fino al santuario di Poseidone a Campo
Tenaro.
I marinai, non accorgendosi del
salvataggio, proseguirono tranquillamente la navigazione.
Arione, una volta tornato a terra,
desideroso di ripartire al più presto, dimenticò di sospingere il suo salvatore
al largo e il delfino, perso il senso dell'orientamento, morì in quel porto.
Una volta tornato a Corinto, il musico raccontò
le sue vicissitudini al re, che si commosse e ordinò che il corpo del delfino
fosse ritrovato, sepolto e che gli fosse dedicato un monumento funebre.
Dopo pochi giorni, nel porto di Corinto,
attraccò la nave su cui Arione aveva viaggiato.
Il re convocò l'intero equipaggio a corte
e fingendo di ignorare quanto era accaduto, domandò notizie del musico. I pirati
mentirono, inventando che Arione godeva di ottima salute e che era ancora in
giro per la penisola a raccogliere successo e denaro.
Periandro li fece rinchiudere in
prigione ordinando: “Domani giurerete davanti al monumento del delfino!”
Il giorno dopo, i malviventi giurarono
di aver detto la verità e solo allora Arione si fece avanti smascherando i
delinquenti.
Avendo avuto la conferma della loro
colpevolezza Periandro emise una condanna di morte facendoli crocefiggere nei
pressi del monumento al delfino.
La leggenda termina narrando che Apollo,
ammaliato dalla musica e dal canto di Arione trasformò il musico e il delfino
in due costellazioni: quella appunto del Delfino e quella della Lira.
Ricerca effettuata sul web
Immagini Pinterest e dal web
Avvincenti avventure d'un musico, che dopo innumerevoli peripezie, viene tramutato dal dio Apollo, in delfino...
RispondiEliminaSempre bello leggerti, cara Vivì, sereno giorno,silvia
Bellissima questa leggenda mi è proprio piaciuta molto.
RispondiEliminaBella e curiosa leggenda che inneggia all'amore dei delfini ed alla loro grande importanza
RispondiEliminaUn carissimo saluto
Giorgio
Красивая легенда!Фантастично! Спасибо!
RispondiEliminaLegendary story is great! I like it. Happy day.
RispondiEliminaBellissima leggenda affascinante leggenda che narra le avventure tra un musico ed un delfino che vengono trasformate in due splendide costellazioni dal Dio apollo. racconto affascinante, molto apprezzato. Un caro saluto Vivì, Grazia!
RispondiEliminaLa leyenda de Arione revitalizada en tu relato... Enhorabuena, Vivi!!
RispondiEliminaMolto interessante e carina questa leggenda.Letta con grande curiosità:mi era completamente sconosciuta.Brava Vivì.Lu.
RispondiEliminaMi piacciono le leggende e i miti, custodiscono un fascino antico; questa non la conoscevo!!
RispondiEliminaCiao :))
La mitologia offre sempre storie meravigliose . L'esser trasformati in due costellazioni rappresenta con efficacia il valore morale dei due principali protagonisti di questa straordinaria leggenda. Un caro saluto a te.
RispondiEliminaLa storia di Arione è stata molto interessante e ha confortato il mio cuore, ha portato anche la mia immaginazione a immaginare la storia. Grazie per avermi seguito, Vivi.
RispondiEliminaTi sto anche seguendo ora per tender più facile la lettura delle tue prossime grandi storie.
Saluti di amicizia da parte mia in Indonesia a voi in Italia.