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mercoledì 4 novembre 2020

Excalibur e la Dama del lago

                                      


Excalibur era la spada magica di re Artù, il sovrano più mitizzato, che la letteratura fantastica abbia mai portato alla ribalta.

Re Artù e i cavalieri della Tavola Rotonda, mago Merlino, fata Morgana e infine Nimue la Dama del lago, sono i personaggi legati alla sorte della spada Excalibur.

Si narra che le spade di Artù fossero due, che la prima gli si spezzò durante un feroce combattimento e che la seconda, la vera Excalibur, gli fu donata da Nimue, la Dama del lago.                                 

La misteriosa dama sembra vivesse in un regno incantato circondato da un lago, le cui acque sarebbero state soltanto un’astuta illusione ottica, per mascherare l'ingresso dell’arcana dimora agli importuni o malintenzionati. E pare proprio che l’inganno funzionasse, considerato che nessun cavaliere e nessun viandante aveva l’animo di attraversare quelle acque.

In opere diverse, a questa magica protagonista entrata di diritto nella leggenda arturiana,  vengono attribuite anche gesta differenti. Sarebbe lei a consegnare ad Artù Excalibur, e ancora lei a portare il re morente, dopo la battaglia di Camlann, all'isola di Avalon. Sarebbe ancora Nimue ad allevare ed educare il giovane Lancillotto rimasto orfano del padre e, infine, ancora lei a sedurre mago Merlino, a ingannarlo e imprigionarlo.                                        

La leggenda della Dama del lago trova molte analogie con quella delle Nereidi. Teti, uno spirito dell'acqua presente nella mitologia greca, allevava un grande eroe, dal nome risonante: Achille. Tra le altre similitudini con Nimue, Teti era moglie di Aleo, e la Dama del lago, secondo qualche versione, aveva un amante che si chiamava Pelleas.

Nella mitologia greca Teti dona l’invulnerabilità ad Achille, compresi l'armatura e lo scudo forgiati da Efesto, il Dio del fuoco, mentre Nimue dona a Lancillotto un anello dalle proprietà magiche e protettive.

Nel romanzo di Excalibur, invece, Nimue era una giovane bellezza dagli occhi scuri e capelli neri destinata a diventare una schiava, ma la nave che trasportava tanti altri disgraziati come lei naufragò e la ragazza fu l'unica superstite.

Questo particolare indusse mago Merlino a credere che la giovane fosse predestinata a compiere grandi imprese e che su di lei fosse scesa la benevolenza e la protezione degli dei.                                   

Questa arcana figura femminile è stata sempre e comunque associata alle fonti dell'acqua e dei laghi. Difatti anche il suo nome deriverebbe, in ogni versione letteraria, da divinità associate sempre all’elemento acquatico.

Nimue sarebbe una diminuzione di Mnemosine, la madre delle nove Muse e delle Ninfe dell'acqua. In altre opere, la protagonista viene chiamata Vivien, che deriverebbe da Coventine, divinità celtica delle acque.

Una degli adattamenti più conosciuti della Dama del lago è quello nel film “Excalibur” del 1981. Nella pellicola non si vede mai chiaramente il volto della misteriosa creatura, mentre ben visibile e in primo piano è il braccio che emerge dalle acque del lago e che porge in dono la spada al giovane Artù.

Nel momento in cui il re di Camelot, ormai anziano, spezzerà la lama buttandola nelle acque, Nimue la raccoglierà, riparandola e riconsegnandola al sovrano.

Comunque, in tutte le fantasiose versioni conosciute, la dama è sempre la custode di Excalibur, simbolo di potere assoluto e in grado di riunire i cavalieri sotto il comando di colui in grado di brandirla.

                                                  



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3 commenti:

  1. Ciao Vivì. Bella la leggenda di Excalibur e alcuni particolari che ignoravo adesso, grazie al tuo post, li conosco. Moooltooo interessante. Ciauz!

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  2. Una leggenda molto intrigante quella della spada di Excalibur, che in tutte le sue versioni riesce ad avvincere il lettore....
    Brano letto con immenso piacere..
    Buon giovedì e un forte abbraccio, cara Vivì, silvia

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  3. Sempre accurato e avvincente il tuo lavoro.ne ignoravo gran parte ;ancora una volta ,leggerti,mi arricchisce.Ciao.Lu.

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