Fantasia

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La brama della scrittura arde come una fiamma in un cuor propenso. Vivì

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sabato 19 settembre 2020

La leggenda del re Mida

 

La leggenda narra che Mida, re della Frigia e figlio della dea Cibele, passeggiando nei giardini del palazzo reale, ritrovò il vecchio satiro Sileno, precettore del dio Dioniso, che ubriaco fradicio, vagava con aria smarrita e senza meta.

Re Mida lo accolse a palazzo prendendosene cura e, quando il satiro si riprese dall'ubriacatura, lo riaccompagnò dal dio.

Dioniso, avendo creduto morto il suo mentore, fu talmente felice, da voler ricompensare il re, tanto da domandargli di esprimere un desiderio.

Re Mida rifletté un solo momento e poi chiese al dio di concedergli il potere di tramutare in oro tutto quello che da quel momento avrebbe toccato.            

Il dio esaudì il suo desiderio e re Mida si sentì davvero padrone del mondo mentre sperimentava il suo nuovo tocco magico. Ogni cosa, ogni oggetto che sfiorava, di qualsiasi materiale o natura fosse, si tramutava in oro.

Accadde prima con un rametto verde di leccio, quindi fu un sasso raccolto, poi fu la volta di una zolla di terra trasformata in pepita e alcune spighe di grano. Tutto si trasformò in oro puro, persino una mela che, si narra, fosse un dono delle Esperidi e persino lo stipite di una porta, che divenne tanto lucido d’apparire abbagliante.

Quando esausto re Mida fece ritorno a palazzo, i servi gli bandirono la tavola colmandola di varie leccornie e solo allora il sovrano poté rendersi conto della gravità di quanto gli era accaduto.                                 

Ovidio lo narra nel suo libro “Le metamorfosi.”

Ogni cibo, ogni pietanza che lui portava alla bocca si trasformava in oro. Re Mida inorridì quando si rese conto che non avrebbe più potuto toccare nemmeno un essere umano, con il rischio di vedere anche le persone a lui care trasformate in statue d'oro e allora si affrettò a tornare da Dioniso, affinché lo privasse di quel nefasto potere.

Mosso a compassione dalle accorate preghiere, ancora una volta Dioniso lo accontentò, suggerendogli di recarsi alle sorgenti del fiume Pattolo, perché quelle acque, in un certo qual modo magiche, avrebbero lavato via il dono che lui stesso gli aveva fatto. Re Mida ubbidì, immergendosi e rimanendo, per precauzione, per molto tempo a mollo, ma solo quando mise la testa sott'acqua si liberò del potere che era diventato la sua dannazione. 

 Da allora la leggenda narra che il fiume si arricchì di sabbia aurifera.                             

Per quanto riguarda le orecchie d'asino con cui viene raffigurato il sovrano, occorre andare a rivedere un’altra leggenda.

Si narra che re Mida s’intromise in una divergenza sorta tra Apollo e il dio Pan, su chi dei due fosse il più abile nel suonare il proprio strumento riuscendo a trarne le note più melodiose.

Da quella discussione nacque una sfida e Tmolo, il dio del fiume chiamato a dirimere e giudicare i due musici, sentenziò che fosse Apollo il vincitore, ma re Mida s’intromise, confutando con fin troppo vigore il responso e additando Pan come vincitore.                                      

Apollo, per punirlo della sua intromissione e della sua arroganza, gli fece crescere le orecchie a dismisura ricoprendole poi di fitto pelo grigio, proprio come quelle  di un asino.  


                                                



Ricerca effettuata sul web

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6 commenti:

  1. Come era avido questo re! ecco perche ci hanno messo le orecchie d'asino jajajaj sono le storie piu belle della storia, e la piu bella storia del mondo!
    Ricordiamoci allora Vivi: attenti a quello che desideriamo possa avverarsi! Sii calma e goditi il ​​sole, gli alberi e il mondo intorno a te. Yo faro lo stesso, non combattero piu con bambi o con il mio coniglio nero per andare a fare una passeggiata all'albero dei desideri, ora mi accontentero di sorseggiare il nettare dei fiori del lago qui 😃😃

    Ciao, Vivi, bellissima!!!!! 🌺🌼🌺🌼🌺🌼

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  2. Un'antica leggenda, e anche molto famosa, sulla quale ti sei soffermata per accentuarne il profondo significato. Brano molto apprezzato, buona domenica, carissima,silvia

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  3. Ciao Vivì. Complimentissimi per questo post. Molto interessante! Leo.

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  4. Povero Mida, non ha avuto troppa fortuna, prima a digiuno e poi trasformato! Molto apprezzato questa leggenda, brava!

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  5. E' bellissima, l'ho letta volentieri. Grazie 💛🧡😘💐 Buona serata. Ciao. Mary

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  6. Sfigatissimo questo re Mida.Interessante e molto bello il tuo lavoro;ricco di particolari dovuti ad un'accurata e laboriosa ricerca.Mi è piaciuto tantissimo:brava!!!Lu.

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