Così che spalanca
nelle notti più oscure
un reame malvagio
popolato da bieche figure,
che colmano l’animo
di terrore e pena
con brividi di
ghiaccio a serpeggiar nella schiena.
Goblin, troll,
golem e orchi,
diafane figure
senza cuore né occhi,
giganti di pietra
mossi da energia aliena,
licantropi e
vampiri adoranti la luna piena.
Martella lì nel petto lo sgomento cuore
mentre scorrono
veloci le ombre del terrore,
brama di risveglio
ma ancor tende la catena
ed espande un ululato
rivolto alla luna nera.
Fiume di sangue vermiglio, tiepido e vischioso
scorre come vino, nell'incubo spaventoso,
potente elisir per streghe e negromanti
che di sabba e di
demoni son di certo amanti.
Rune in un pentacolo appaiono a poco a poco
incise con
sanguigna che avvampa come fuoco,
così che dell’arcano
e della magia nera
in quella notte
tragica rimango prigioniera.
Poesia pubblicata sul sito Scrivere
immagini PNGWave
Ho paura ora... ci sono spiriti di inquietanti passeggiate qui... le forze del male si nascondono! oh si, la prossima volta entrero con la mia spada, aqui!
RispondiEliminaTenebroso baccio e un sorriso, Vivi!
Grande...Un abbraccio Carolina.
RispondiEliminaQué original es tu poema, Viví. A la vez que inquietante. Y sorprendente.
RispondiEliminaBesos.
Gracias Maria...un besos e a presto.
EliminaAccipicchia !!! Sono finita in un reame malvagio, di tristi figure, senza nè occchi nè cuore !!! Non voglio restare prigioniera, voglio svegliarmi, sarà solo un incubo !!! Scherzo !!! Molto brava, ai bambini queste figure piacciono moltissimo. Buon week end.
RispondiEliminaCiao Mirtillo...mi ha fatto molto piacere il tuo commento e la tua visita. Quando mi è venuta l'idea di creare questo blog ho pensato che fosse indicato ai ragazzi e ai giovani adulti, oltre che alle persone che amano il fantasy come lo amo io. Ti ringrazio e ti saluto caramente.
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