Fantasia

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martedì 18 aprile 2023

Il Mito di Europa

 




Forse non tutti sanno che su alcune monete da due euro sono raffigurati i due protagonisti di questa antica leggenda greca che

narra la storia di Europa, principessa fenicia figlia di Agenore, re di Tiro e Telefassa.

Europa era una splendida e giovane fanciulla con la mente e il cuore pieni di sogni, di speranze e di ambizioni per il suo futuro. Un giorno, mentre raccoglieva fiori e giocava sulla spiaggia con un gruppo di compagne, venne adocchiata da Zeus, il Signore dell’Olimpo e padre di tutti gli dèi.

Zeus era anche il più potente dio del regno celeste ma, forse, anche il più lussurioso e il più fedifrago e, appena notata la splendida fanciulla se ne invaghì.

Del tutto privo di scrupoli Zeus comandò a Ermes di radunare sulla spiaggia una mandria di giovenche, quindi, prese lui stesso le sembianze di uno splendido bovino per confondersi nel branco.

La magnificenza dell’animale dal manto candido e la sua possanza risaltarono subito sulla banalità di quello delle giovenche e attirarono l’attenzione della giovane principessa che ammirava la mandria da lontano.

L’inganno perpetrato da Zeus non avrebbe potuto riuscire se la fanciulla rimaneva distante, quindi, il toro si avvicinò lentamente e si sdraiò ai suoi piedi sfoggiando la massima mansuetudine.

Europa, finalmente certa della sua mitezza accarezzò il bel manto candido offrendogli addirittura fiori freschi. Nel momento in cui la giovane salì sul dorso del toro scattò la trappola: Zeus la rapì e la trascinò con sé a Cnosso, sull’isola di Creta.

Europa resistette in tutti i modi alle lusinghe e ai tentativi di violenza e riuscì a fuggire, ma Zeus, assunte le sembianze di un’aquila, la raggiunse ed ebbe il sopravvento in un bosco di salici.

Da quelle unioni nacquero tre figli tra i quali Minosse, re di Creta, Radamanto, giudice degli Inferi e Sarpedonte, in seguito adottati dal compagno mortale di Europa, Asterione, re di Creta.



Prima di lasciare la giovane donna, Zeus, forse per un improvviso scrupolo e tardivo pentimento, lasciò tre doni alla vittima della sua libidine: Talos, un gigantesco automa di bronzo invulnerabile e guardiano di Creta, Lelapo, un cane addestrato e un giavellotto dall’infallibile mira. Quest’ultimo, si rivelò un regalo sfortunato perché fu proprio con quell’arma che il marito l’uccise accidentalmente durante una partita di caccia.

La leggenda termina con i fratelli di Europa che vagano per mari e per monti alla ricerca della fanciulla, smarrita per sempre.



Ricerca effettuata sul web

Immagini dal web

 

3 commenti:

  1. "... Con la mente e il cuore peni di sogni, speranze e ambizioni" : fa quasi pensare alle origini della Comunità Europea". Speriamo che questa non faccia la fine della mitologica fanciulla. Un salutone a te.

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  2. Sempre tanta originalità, e spiccata fantasia, nelle tue coinvolgenti leggende.
    Un forte abbraccio, Vivì,silvia

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  3. Ciao Vivi bella!
    Zeus non perde tempo, come sempre di concupiscenze 😅. Adoro queste storie mitologiche 😍 gli dei sono tutti vecchi lascivi con piu difetti di un essere umano XD
    Ti mando tanti baci e abbracci, mia cara amica

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