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martedì 22 febbraio 2022

La lupa mannara di Posillipo

 



Tra le tante leggende campane vi è anche quella di Iolanda Pascucci, una giovane donna che nasce a Roma nel 1921 e a soli dodici anni viene colpita da un male misterioso.

Iolanda trascorre la sua prima infanzia in modo abbastanza sereno e fino alla fatidica notte del plenilunio in cui si manifestano i primi sintomi del Mal di Luna.

In quell’occasione il corpo della ragazzina è pervaso da un tremore incontrollabile, la sua bocca inizia a emettere degli strani e profondi versi di gola, che ricordano molto quelli di un lupo. Iolanda non riesce a controllarsi e quei versi, che quasi certamente erano lamenti di dolore, si trasformano presto in forti ululati. Durante quella terrificante crisi la ragazzina avverte il fuoco ardere nelle sue vene e viene assalita da un bisogno urgente di acqua da bere e per spegnare l’incendio che sembra essere divampato in ogni fibra del suo corpo.

Superata la crisi, sfinita e terrorizzata, Iolanda, credendo di essere vittima di una maledizione, tenta di tenere segreto il suo dramma, ma i genitori lo scoprono ben presto e cercano, a loro volta, di nascondere agli altri quello che ritengono fosse una vergogna.

Il tempo passa e Iolanda, ormai cresciuta, si sposa e mette al mondo due figli. In quel periodo e, soprattutto con la seconda maternità, il male sembra superato e la giovane donna affronta la sua vita di moglie e di madre con grinta e serenità. Ma si tratta soltanto di una tregua. Difatti, i malesseri si ripresentano e la situazione le sfugge di mano. Nelle notti di plenilunio, con il timore e forse anche la consapevolezza di rappresentare un pericolo per il marito e per i figli, Iolanda si sente in dovere di allontanarsi dall’abitazione, per subire in perfetta solitudine le sue crisi.

Quando il marito ne scopre il segreto tenta di aiutarla, sottoponendola a delle cure mediche ma, purtroppo, nessun rimedio farmacologico riesce a mitigare quel male oscuro e alla fine, Iolanda decide di abbandonare per sempre la sua famiglia.

La sua fuga la porterà nel capoluogo campano e più precisamente a Posillipo, perché la donna spera che l’aria di mare le offra un po’ di giovamento e l’aiuti a risolvere il suo problema.

Ma c’è anche un altro motivo che ha spinto Iolanda fino a Napoli ed è la narrazione che farebbe il popolo alle misteriose guarigioni che avvengono in città. I napoletani raccontano di Virgilio Mago, il famoso e antico poeta eletto, dopo la sua morte, a protettore della città. Virgilio sarebbe l’artefice di antichi talismani che proteggerebbero Napoli da alcune calamità e che recherebbero sollievo e soluzione a parecchie malattie.  Iolanda è ormai convinta che non le rimanga altro che affidarsi alle pratiche della magia benevola.

Purtroppo, durante un plenilunio, la giovane donna è soggetta a una crisi violenta   e viene scoperta e bloccata dalla polizia locale, che la costringe a un ricovero presso l’ospedale degli Incurabili.

Le cronache di quei giorni raccontano di una creatura fuori di sé e indemoniata, che sbraita e ulula come un lupo famelico.

Il giorno dopo, però, quando i medici si recano a visitarla, la paziente è misteriosamente scomparsa nel nulla e nessuno sa darne una spiegazione.

Da quel giorno, nel capoluogo campano, si diffonde la voce di una lupa mannara e sono in molti a giurare di averne sentito gli ululati.

La storia di Iolanda Pascucci e della lupa mannara di Posillipo diventa una delle innumerevoli e misteriose leggende metropolitane.

                                       

                        


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11 commenti:

  1. Non la conoscevo e l'ho trovata terrificante e suggestiva. Le leggende che si protraggono nel tempo sono sempre affascinanti.

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  2. Una leggenda che non conoscevo, ed è stato bello leggere nei suoi densi tratti...
    Buon martedì, e un abbraccio, carissima Vivì,silvia

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  3. Non conoscevo questa leggenda anche se sono campana. Un racconto molto affascinante ma allo stesso tempo inquietante. Un abbraccio, cara.

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  4. Una leggenda suggestiva che non conoscevo!Ciao

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  5. Il coraggio di questa madre e moglie nel lasciare la famiglia è ammirevole, chissà dove sarà finità? Una leggenda che tutte ha del vero nella sua narrazione. Ciao Vivi e buona serata, un abbraccio Angelo.

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  6. Tutte le leggende hanno sempre qualcosa di reale. Ma onestamente, per me, le leggende sono proprio questo, leggende
    Ovviamente mi è piaciuto leggere.
    .
    saluti poetici
    .
    Pensieri poetici e sogni ad occhi aperti
    .

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  7. Bellissima leggenda che mi ha colpito per la storia di questa donna che si trasforma in lupo mannaro. Un racconto bello è coinvolgente che ho apprezzato molto: Un caro saluto Vivì, grazia!

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  8. Non conoscevo questa leggenda, ma è davvero affascinante...

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  9. Povera donna, che brutto periodo ha passato Iolanda.
    Sai, ho un amico che ha lo stesso cognome... Pascucci! gli chiedero se la conosce...
    o se sono parenti... vediamo se ho un lupo mannaro vicino mio,
    mamma mia!! jajaja Baci, querida amiga!

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  10. Anna monteleone
    Quanto dolore nel dover lasciare tutti gli affetti per un male ignoto e incomprensibile

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