Fantasia

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giovedì 10 dicembre 2020

La leggenda del ponte coperto di Pavia

 

           


Nel lontano passato e più precisamente nel 999, la città di Pavia non aveva nessun ponte sul Ticino. Qualche anno prima, l'antico ponte romano che permetteva il transito da una sponda all'altra era crollato e i cittadini erano costretti a usufruire di un servizio di chiatte per attraversare le acque.

Accadde che, la vigilia del Natale di quell'anno, molti pellegrini desiderassero assistere alla messa di mezzanotte e per questo si diressero al fiume per la traversata.

Ma sia per la nebbia che per il numero delle persone presenti sulla sponda, il servizio di imbarco rallentò molto.                                      

In quel momento, nella nebbia si materializzò uno sconosciuto vestito di rosso, che indicò ai pellegrini l'ombra nebulosa di un ponte che si stagliava da sponda a sponda. “Questo ponte è fatto di nebbia” disse con una voce cavernosa “ma diverrà di pietra se il primo che lo attraverserà mi assicurerà la sua anima in eterno! “         

In viandanti rimasero interdetti. A quel punto era facile intuire che si trattava di una figura demoniaca ma nessuno di loro poteva immaginare che fosse Belzebù in persona. Come, del resto, nessuno aveva ancora notato, semi nascosta tra la folla, la figura di un altro sconosciuto.

Si trattava dell'Arcangelo Michele accorso dalla chiesa vicina, appena percepita la presenza del signore del male.

Fu l'angelo a prendere la parola per rispondere a tono: “Quello che ci chiedi è un grosso sacrificio. Abbiamo bisogno di tempo per riflettere. Comunque, tu inizia a costruire il ponte di pietra e se davvero lo realizzerai solido e indistruttibile, ti terrai il primo che lo attraverserà! “

       

Il diavolo non esitò un istante e accettò la proposta dello sconosciuto, poi, costruito il ponte si mise in attesa, sul pilone centrale, del primo viandante.

L'angelo allora si fece portare un caprone costringendolo a passare per primo e il demone, quando si rese conto essere stato raggirato, s’infuriò e si vendicò, scatenando un terrificante nubifragio. Nonostante la violenza con cui si abbatterono gli elementi, il ponte resistette alla furia devastatrice e non crollò.

I cittadini pavesi, per tenere il male lontano, edificarono sul pilone centrale una cappella dedicata a Giacomo Nepomuceno, il santo protettore dei fiumi.

Ancora oggi, nelle giornate più uggiose di nebbia, i viandanti che transitano nei pressi,  possono avere l'illusione di scorgere un ponte nebuloso, così come era apparso ai pellegrini ben più di mille anni prima.

                                                

                             

Ricerca effettuata sul web 

Immagini Phoneky e Pinterest


15 commenti:

  1. Una legganda molto intensa, che lascia significare come nonostante tutti i tentativi del male di prendere il sopravvento, è sempre il bene ad avere la meglio.
    Un ponte sul fiume che resiste a una forte intemperia procurata dal diavolo, ne è la prova.
    Sempre bello leggerti, cara Vivi, sereno giorno,silvia

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  2. Il bene che prevale su ogni forma di male. Interessante leggenda. Ciao Vivi.

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  3. Ciao, una leggenda di profondo significato.
    Eè sempre piacevole leggere le tue leggende.
    Buona serata
    Rakel

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  4. Molto bella anche questa leggenda
    Un carissimo saluto
    Giorgio

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  5. Ammirevole il tuo lavoro, a scovare leggende semisconosciute e belle.Questa,che non conoscevo ,lo conferma.Brava!Ciao.Lu.

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  6. Molto bella, conoscevo già questa leggenda ma l'ho riletta con piacere. Buon sabato.

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  7. Mi viene la pelle d'oca leggendo le leggende del ponte che spesso sembrano vaghe apparire agli occhi dei pellegrini ..., anche questa leggenda è avvincente.

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  8. Non conoscevo questa leggenda molto interessante. Hai pubblicato un post molto bello e stimolante.

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  9. Che bella storia. la prima volta che ho letto una storia così grande

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  10. suggestiva leggenda, non la conoscevo, è stato piacevole apprenderla! Grazia :))
    buona domenica pomeriggio!

    Angela

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  11. Una leggenda che già conoscevo, molto significativa. Complimenti e grazie di averla proposta Vivì. Ciao.

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  12. Vivi!
    Uma lenda maravilhosa! Gostei muito. Tens muito bom gosto...

    Uma Feliz semana para ti. Cumplimenti

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  13. Ponti leggendari che riuniscono passioni, sogni e cuori
    Penso che le citta con fiumi e ponti abbiano
    un particolare fascino in piu, no?.
    possono essere antichi, medievali o moderni,
    una semplice tavola su alcune rocce
    o il piu sofisticato lavoro di ingegneria,
    ma i ponti presentano un'immagine poetica molto forte.

    Grande bacio e abbraccio!

    (Di nuovo, scusami per non essere in grado di commentare tutti i tuoi posts)

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  14. In val Garfagnana c'è una leggenda simile su un ponte antico e anche in altri posti ho sentito di ponti del generr. Molto bello

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