Nel lontano passato e più precisamente nel 999,
la città di Pavia non aveva nessun ponte sul Ticino. Qualche anno prima,
l'antico ponte romano che permetteva il transito da una sponda all'altra era
crollato e i cittadini erano costretti a usufruire di un servizio di chiatte per
attraversare le acque.
Accadde che, la vigilia del Natale di quell'anno, molti pellegrini desiderassero assistere alla messa di mezzanotte e per questo si
diressero al fiume per la traversata.
Ma sia per la nebbia che per il numero delle persone presenti sulla sponda, il servizio di imbarco rallentò molto.
In quel momento, nella nebbia si materializzò uno sconosciuto vestito di rosso, che indicò ai pellegrini l'ombra nebulosa di un ponte che si stagliava da sponda a sponda. “Questo ponte è fatto di nebbia” disse con una voce cavernosa “ma diverrà di pietra se il primo che lo attraverserà mi assicurerà la sua anima in eterno! “
In viandanti rimasero interdetti. A quel punto era
facile intuire che si trattava di una figura demoniaca ma nessuno di loro
poteva immaginare che fosse Belzebù in persona. Come, del resto, nessuno aveva ancora notato, semi
nascosta tra la folla, la figura di un altro sconosciuto.
Si trattava dell'Arcangelo Michele accorso dalla
chiesa vicina, appena percepita la presenza del signore del male.
Fu l'angelo a prendere la parola per rispondere
a tono: “Quello che ci chiedi è un grosso sacrificio. Abbiamo bisogno di tempo per
riflettere. Comunque, tu inizia a costruire il ponte di pietra e se davvero lo
realizzerai solido e indistruttibile, ti terrai il primo che lo attraverserà! “
Il diavolo non esitò un istante e accettò la
proposta dello sconosciuto, poi, costruito il ponte si mise in attesa, sul
pilone centrale, del primo viandante.
L'angelo allora si fece portare un caprone
costringendolo a passare per primo e il demone, quando si rese conto essere
stato raggirato, s’infuriò e si vendicò, scatenando un terrificante nubifragio.
Nonostante la violenza con cui si abbatterono gli elementi, il ponte resistette
alla furia devastatrice e non crollò.
I cittadini pavesi, per tenere il male lontano, edificarono sul pilone centrale una cappella dedicata a Giacomo Nepomuceno,
il santo protettore dei fiumi.
Ancora oggi, nelle giornate più uggiose di nebbia, i viandanti che transitano nei pressi, possono avere l'illusione di scorgere un ponte nebuloso, così come era apparso ai pellegrini ben più di mille anni prima.
Ricerca effettuata sul web
Immagini Phoneky e Pinterest
Una legganda molto intensa, che lascia significare come nonostante tutti i tentativi del male di prendere il sopravvento, è sempre il bene ad avere la meglio.
RispondiEliminaUn ponte sul fiume che resiste a una forte intemperia procurata dal diavolo, ne è la prova.
Sempre bello leggerti, cara Vivi, sereno giorno,silvia
Il bene che prevale su ogni forma di male. Interessante leggenda. Ciao Vivi.
RispondiEliminaFabulous blog
RispondiEliminaCiao, una leggenda di profondo significato.
RispondiEliminaEè sempre piacevole leggere le tue leggende.
Buona serata
Rakel
Molto bella anche questa leggenda
RispondiEliminaUn carissimo saluto
Giorgio
Ammirevole il tuo lavoro, a scovare leggende semisconosciute e belle.Questa,che non conoscevo ,lo conferma.Brava!Ciao.Lu.
RispondiEliminaMolto bella, conoscevo già questa leggenda ma l'ho riletta con piacere. Buon sabato.
RispondiEliminaMi viene la pelle d'oca leggendo le leggende del ponte che spesso sembrano vaghe apparire agli occhi dei pellegrini ..., anche questa leggenda è avvincente.
RispondiEliminaNon conoscevo questa leggenda molto interessante. Hai pubblicato un post molto bello e stimolante.
RispondiEliminaChe bella storia. la prima volta che ho letto una storia così grande
RispondiEliminasuggestiva leggenda, non la conoscevo, è stato piacevole apprenderla! Grazia :))
RispondiEliminabuona domenica pomeriggio!
Angela
Una leggenda che già conoscevo, molto significativa. Complimenti e grazie di averla proposta Vivì. Ciao.
RispondiEliminaVivi!
RispondiEliminaUma lenda maravilhosa! Gostei muito. Tens muito bom gosto...
Uma Feliz semana para ti. Cumplimenti
Ponti leggendari che riuniscono passioni, sogni e cuori
RispondiEliminaPenso che le citta con fiumi e ponti abbiano
un particolare fascino in piu, no?.
possono essere antichi, medievali o moderni,
una semplice tavola su alcune rocce
o il piu sofisticato lavoro di ingegneria,
ma i ponti presentano un'immagine poetica molto forte.
Grande bacio e abbraccio!
(Di nuovo, scusami per non essere in grado di commentare tutti i tuoi posts)
In val Garfagnana c'è una leggenda simile su un ponte antico e anche in altri posti ho sentito di ponti del generr. Molto bello
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