Mia bella Val d’Ayas! Quanti ricordi dell'infanzia suscita in me quel pezzetto meraviglioso della Valle d’Aosta!
Ero in colonia e le signorine ci conducevano a fare escursioni sui sentieri rocciosi, ai bordi di freschi ruscelli gorgoglianti, e passeggiate sui prati fioriti odorosi di muschio e di erbetta, dove pascolavano mandrie di mucche pacifiche, dallo sguardo paziente e comprensivo verso lo schiamazzare querulo di un'orda di fanciulli scatenati. E, infine, le tante, tante scorpacciate di mirtilli. Così tanti, da sporcarsi la bocca e le guance di rosso scarlatto.
Ricordi che sfumano lentamente lasciando spazio alla leggenda!
La bella Val d’Ayas, si stende ampia e colma di sole ai piedi di un monte che, alla sera, per effetto del tramonto, si dipinge magicamente di rosa. La vallata si restringe all’improvviso e si insinua tra due ripide pareti rocciose ricoperte di vegetazione e da un’aura misteriosa.
Tra le tante leggende fiorite tra quei monti,
una delle più suggestive è quella del maniero di Graines, uno dei castelli più
affascinanti di quella regione montana.
La leggenda narra che nel castello sia
nascosto da millenni un fantomatico tesoro protetto da una formula arcana.
Nei secoli, molti cercatori avrebbero tentato
di appropriarsene ma delle loro disavventure si è poi persa la memoria.
E passata invece alla storia
affascinante del maniero il racconto di un ardimentoso e giovane pastore. Una
voce misteriosa ne avrebbe interrotto il sonno suggerendogli il luogo e il
punto esatto dove, si narra, fosse nascosto il tesoro.
La voce misteriosa gli avrebbe raccomandato anche di non attardarsi nel locale sotterraneo, oltre il terzo canto del gallo, perché ciò avrebbe costituito la fine di tutti i suoi sogni e i progetti di vita. Il pastore seguì alla lettera le istruzioni, fino a rinvenire la botola che lo avrebbe condotto nella stanza del tesoro.
Lo stupore del giovane fu immenso quando
si ritrovò circondato dalle gemme più preziose al mondo, oro e gioielli a profusione.
Perso dalla malia di quella miriade di
pietre luccicanti e dalla cupidigia, si dimenticò dell’ammonimento o, forse, non
udì nemmeno il triplico canto del gallo.
Al terzo richiamo, la botola si richiuse
misteriosamente con un tonfo fragoroso e purtroppo, il poveretto, per quanto si sforzasse,
non riuscì più a risollevarla e rimase sepolto vivo nel sotterraneo.
Nessuno ne seppe più nulla e la sua scomparsa contribuì ad accrescere il mistero sul maniero di Graines.
Leggenda popolare rielaborata dall'autrice del blog
Immagini Pinterest e Phoneky
Un prezioso tesoro che è costato la vita ad un giovane pastore, illuso di aver trovato il prezioso tesoro nascosto nel castello di Graines...
RispondiEliminaE' sempre un piacere soffermarsi sui tuoi bei racconti, buon martedì e un abbraccio,cara Vivì,silvia
Molto bella questa leggenda della Val d'Aosta che tu sai raccontare in modo egregio.Buom pomeriggio Vivì...
RispondiEliminaCiao Vivi'le tuefiabe le leggo sempre volentieri e la Valle d'Aosta è una regione meravigliosa e ha le più belle piste da sci del mondo.
RispondiEliminaCiao fulvio
Incantata dalla descrizione,che hai fatto,di questa valle.Io non amo la montagna(sono stregata dal mare.),molte volte,x motivi di lavoro ci sono stata.D'estate!.La leggenda,ancora una volta,dimostra come la ricchezza,può distruggere la vita.Baci.Lu.
RispondiEliminaAnche questa leggenda non conoscevo. Bella. Buona serata Vi.
RispondiEliminaBellissima la leggenda di questo castello ed affascinante
RispondiEliminaSei molto brava nella narrazione espressa con parole semplici ma molto descrittive ed anche poetiche
Un carissimo saluto
Giorgio
Hermosa historia, Vivi. Muy bien escrita, además.
RispondiEliminaAbrazo grande.
Cara amica, buonasera, que tal?
RispondiEliminabellissima storia, cuento o
leggenda quella che hai scritto,l'ho letto 2 volte,
bellissima sensazione invernale!!
Mi hai regalato emozioni,brava!!
Un bacione grande e una rosa perfumada per te
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Leggenda interessante. Ho anche immaginato quanto fosse sbalordito quando il pastore ha trovato il tesoro.
RispondiEliminaSto aspettando la prossima bellissima leggenda.
Saluti
Molto bella questa favola tra legenda e fantasia, che spesso sfiorano la realtà, Brava Vivi e complimenti, grazie delle tue visite e commenti. Ti auguro tanta serenità per le prossime feste di Natale, un abbraccio Angelo.
RispondiEliminaUna historia hermosa.
RispondiEliminaBonito leerte.
Un beso.
Buone vacanze di Natale, cara amica!
RispondiEliminaL'amore scorre da 💙 verso il corpo e la mente.
Avere giorni di Natale felici e benedetti con i tuoi cari!
Bacio fraterno e affettuoso di pace e benessere
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Non conosco il castello di Graines ma la leggenda è molto bella, anche se il giovane,dopo aver trovato il tesoro, fa una triste fine. Saluti e auguri.
RispondiEliminaCiao Vivi la foto che ti ricorda Boccadasse si trova a Maiori (SA) nella costiera Amalfitaana, in occasione di un congresso fotografico; la nostra bella Italia ha posti incantevoli da visitare in lungo e largo e non basterebbe una vita per visitarla tutta. Ciao e buona settimana con un caloroso augurio di buone feste, Angelo.
RispondiEliminaBuon Natale
RispondiEliminaMaurizio
Carino il tuo blog, Vivi.
RispondiEliminaGrazie per gli auguri di Natale. Ricambio augurando serenità a te e ai tuoi cari.
ciao ! Babbo Natale mi ha regalato un computer funzionante ! finalmente posso scrivere di nuovo. Tanti Cari Auguri !
RispondiEliminaMi hai colto sulla marmellata, le fiabe sono il mio punto debole
RispondiEliminaIl primo libro letto 7 anni PeterPan poi non ho più smesso
Grazie e auguri per queste festa a venire e anno 2021