L'unicorno, detto anche Liocorno o Leocorno, è
una creatura sortita dalla fervida fantasia umana, che viene
raffigurata con il corpo di un candido cavallo e un lungo corno tortile in
mezzo alla fronte, da cui deriva il nome.
La leggenda narra che fosse dotato di poteri
magici e in molte descrizioni viene dipinto con una coda da leone e strani
zoccoli bipartiti, quasi caprini.
In Europa, si sentì parlare per la prima volta
di questa straordinaria creatura grazie ai resoconti di Ctesia, medico
viaggiatore e appassionato di storia e di scienze, vissuto nel sesto secolo
a.C. Si divulga così nel vecchio continente il mito dell’Unicorno e, purtroppo,
nonostante la mancanza di prove effettive sulla sua esistenza, diventa
l’ambitissima preda di molti cacciatori e ricercatori di trofei.
L’unicorno era sinonimo di spirito libero e di
saggezza; nato selvaggio, si narrava potesse essere ammansito soltanto da una
vergine, simbolo lei stessa di purezza. A questo riguardo, si favoleggiava che,
in caso d’incontro tra una fanciulla e un unicorno, l’animale le corresse incontro
e posata la testa sul suo petto si acquietasse, addormentandosi beatamente.
Nell'immaginario collettivo si fantasticava che,
se il suo corno fosse stato rimosso l'animale non sarebbe sopravvissuto,
inoltre, una delle tante credenze
popolari attribuiva alla sporgenza un potente potere di antidoto contro qualsiasi
tipo di veleno.
L'uso del corno come antivelenifico si diffuse nell’Europa medievale, in realtà, essendo soltanto frutto di fantasia, veniva sostituito da denti di Narvalo, corna di Orici, o addirittura con dei falsi
riprodotti finemente.
Di questa superstizione sul corno viene trovata
menzione nell'inventario del tesoro di papa Bonifacio, del 1295 anche se, pare,
che l'uso fosse già diffuso in alcune delle più rinomate corti europee.
Con l’avvento e il progredire delle moderne
scienze naturalistiche si iniziò a mettere in dubbio la reale esistenza
dell'unicorno, che uscì in modo graduale dal Bestiario, l’elenco ufficiale
degli animali esistenti, fino ad essere del tutto escluso alla fine del secolo
scorso.
In araldica, questa mitica creatura, divenne il simbolo di molti casati nobiliari, uno su tanti quello dei Borromeo di Milano e, addirittura, sullo stemma della regina d’Inghilterra. Oggi lo si trova anche sullo stendardo di una contrada del Palio di Siena e sullo stemma del Canada e della Lituania.
Ricerca effettuata sul web
Immagini Phoneky
Sempre affascinanti Le tue ricerche.Sull'unicorno non avevo letto molto ,grazie a te,ancora una volta,ho riempito un vuoto.Brava ,come sempre!Ciao.Lu.
RispondiEliminaCiao Lu...grazie e un bacione grande. 🥰🥰🥰
EliminaBuonasera, Vivi! amo cosi tanto gli unicorni, creature potenti! ma, sai? il mio unicorno si e perso ieri! e innamorato delle farfalle stellari e cammina tra le nuvole ... mi gioca scherzi, a volte scompare e mi fa brontolare .. devo andare a prendere il té con altre creature della foresta e gli piace nascondersi... che ne pensate, e indomabile ..! Pegaso e geloso di lui e gli ha messo un gelato nel corno!! questi due sono terribili, ma si amano davvero. Sono come fratellini! 😍 💕✨🦄
RispondiEliminaBell post e belle illustrazioni, sono un incanto!
Baci dalla Foresta dei Piani Superiori
Grazie Carolina...un abbraccio grandissimo.
RispondiEliminaUna leggenda davvvero interessante, e avvincente, sulla particolare creatura dell'unicorno
RispondiEliminaUn abbraccio cara Vivì,silvia
Sempre molto piacevoli e interessanti i tuoi post sulla mitologia! Un piacere leggerti, complimenti! Rosanna Gazzaniga
RispondiEliminaIncantevoli ricerche per farci conoscere animali rari, usciti ormai dal bestiariomoderno ed anche di qualche secolo fa, raccontate come una favola che incanta grandi e piccini. Complimenti Vivì. Un caro saluto. Grazia.
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