Fantasia

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venerdì 21 agosto 2020

Creature mitologiche: l'unicorno

 


L'unicorno, detto anche Liocorno o Leocorno, è una creatura sortita dalla fervida fantasia umana, che viene raffigurata con il corpo di un candido cavallo e un lungo corno tortile in mezzo alla fronte, da cui deriva il nome.

La leggenda narra che fosse dotato di poteri magici e in molte descrizioni viene dipinto con una coda da leone e strani zoccoli bipartiti, quasi caprini.

In Europa, si sentì parlare per la prima volta di questa straordinaria creatura grazie ai resoconti di Ctesia, medico viaggiatore e appassionato di storia e di scienze, vissuto nel sesto secolo a.C. Si divulga così nel vecchio continente il mito dell’Unicorno e, purtroppo, nonostante la mancanza di prove effettive sulla sua esistenza, diventa l’ambitissima preda di molti cacciatori e ricercatori di trofei.



L’unicorno era sinonimo di spirito libero e di saggezza; nato selvaggio, si narrava potesse essere ammansito soltanto da una vergine, simbolo lei stessa di purezza. A questo riguardo, si favoleggiava che, in caso d’incontro tra una fanciulla e un unicorno, l’animale le corresse incontro e posata la testa sul suo petto si acquietasse, addormentandosi beatamente.

Nell'immaginario collettivo si fantasticava che, se il suo corno fosse stato rimosso l'animale non sarebbe sopravvissuto, inoltre,  una delle tante credenze popolari attribuiva alla sporgenza un potente potere di antidoto contro qualsiasi tipo di veleno.

L'uso del corno come antivelenifico si diffuse nell’Europa medievale, in realtà, essendo soltanto frutto di fantasia, veniva sostituito da denti di Narvalo, corna di Orici, o addirittura con dei falsi riprodotti finemente.

Di questa superstizione sul corno viene trovata menzione nell'inventario del tesoro di papa Bonifacio, del 1295 anche se, pare, che l'uso fosse già diffuso in alcune delle più rinomate corti europee.



Con l’avvento e il progredire delle moderne scienze naturalistiche si iniziò a mettere in dubbio la reale esistenza dell'unicorno, che uscì in modo graduale dal Bestiario, l’elenco ufficiale degli animali esistenti, fino ad essere del tutto escluso alla fine del secolo scorso.

In araldica, questa mitica creatura, divenne il simbolo di molti casati nobiliari, uno su tanti quello dei Borromeo di Milano e, addirittura, sullo stemma della regina d’Inghilterra. Oggi lo si trova anche sullo stendardo di una contrada del Palio di Siena e sullo stemma del Canada e della Lituania.

                                                                                                                                                       




Ricerca effettuata sul web

Immagini Phoneky

7 commenti:

  1. Sempre affascinanti Le tue ricerche.Sull'unicorno non avevo letto molto ,grazie a te,ancora una volta,ho riempito un vuoto.Brava ,come sempre!Ciao.Lu.

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    1. Ciao Lu...grazie e un bacione grande. 🥰🥰🥰

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  2. Buonasera, Vivi! amo cosi tanto gli unicorni, creature potenti! ma, sai? il mio unicorno si e perso ieri! e innamorato delle farfalle stellari e cammina tra le nuvole ... mi gioca scherzi, a volte scompare e mi fa brontolare .. devo andare a prendere il té con altre creature della foresta e gli piace nascondersi... che ne pensate, e indomabile ..! Pegaso e geloso di lui e gli ha messo un gelato nel corno!! questi due sono terribili, ma si amano davvero. Sono come fratellini! 😍 💕✨🦄
    Bell post e belle illustrazioni, sono un incanto!
    Baci dalla Foresta dei Piani Superiori

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  3. Grazie Carolina...un abbraccio grandissimo.

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  4. Una leggenda davvvero interessante, e avvincente, sulla particolare creatura dell'unicorno
    Un abbraccio cara Vivì,silvia

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  5. Sempre molto piacevoli e interessanti i tuoi post sulla mitologia! Un piacere leggerti, complimenti! Rosanna Gazzaniga

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  6. Incantevoli ricerche per farci conoscere animali rari, usciti ormai dal bestiariomoderno ed anche di qualche secolo fa, raccontate come una favola che incanta grandi e piccini. Complimenti Vivì. Un caro saluto. Grazia.

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