Fantasia

Fantasia
La brama della scrittura arde come una fiamma in un cuor propenso. Vivì

Pages - Menu

giovedì 2 marzo 2023

La leggenda dell ‘Etna

 



“A muntagna” così i siciliani chiamano il loro vulcano Etna, altrimenti conosciuto come Mongibello.
Il vulcano è vivo, brontola tanto dal profondo, fino a fare tremare la terra intorno; sbuffa lunghi soffi di fumo dal cratere e ogni tanto si arrabbia fino a esplodere, eruttando lava incandescente e offrendo uno spettacolo straordinario al mondo intero.
L’Etna ha dato origine a innumerevoli leggende e una tra le più suggestive è quella che narra di Encelado, fratello maggiore di tutti i giganti.
Encelado veniva descritto come un tipo molto ambizioso, dall’indole collerica e dall’aspetto trasandato. Portava i capelli molto lunghi e sfoggiava una barba importante e incolta a cornice dei tratti granitici del suo volto. Si narra che la sua bocca pareva una fornace e, pare che quando si arrabbiava, sputasse scintille di fuoco che spargendosi intorno, gli incenerivano barba e capelli, che in seguito ricrescevano più folti e ispidi di prima.


Desideroso sempre più di potere e folle di gelosia nei confronti di Giove, il padre di tutti gli dèi e Signore dell’Olimpo, Encelado progettò di raggiungere il regno situato nel cielo, combattere con il sovrano e conquistarne il trono.
Essendo un autoritario, il gigante riuscì a soggiogare i fratelli minori e a convincerli ad aiutarlo ad ascendere fino all’Olimpo comandando loro di porre una sull’altra le cime più alte del pianeta Terra. Così i giganti iniziarono a sovrapporre sull’Etna il Monte Bianco, quindi Pindo della Grecia e le più alte vette asiatiche. Ma le cime non bastarono ed Encelado sbraitò contro i fratelli: «Prendete anche i monti africani! Solo così arriveremo in cielo!»
I giganti ubbidirono ma, quando furono a un passo dal regno degli dèi, Giove finalmente se ne accorse e si adirò. Il sovrano scagliò i suoi fulmini contro i giganti accecandoli e facendoli precipitare. Subito dopo bersagliò le montagne riducendole in frantumi, che franarono sui colpevoli seppellendoli.


Anche Encelado rimase coinvolto nella valanga di detriti e pietrisco e, sebbene ancora vivo, rimase sepolto nel ventre dell’Etna.
Impossibilitato a muoversi, la frustrazione e la collera del gigante aumentarono a dismisura, tanto, da fargli vomitare fuoco e lapilli che risalirono raggiungendo il cratere del vulcano.
La rabbia di Encelado si trasformò in lava incandescente, che quel giorno colò lungò gli scoscesi pendii provocando morte e distruzione nei villaggi intorno e costringendo la gente alla fuga.
In seguito il gigante si acquietò, addormentandosi ma, periodicamente si risveglia, così come la sua collera e torna a scagliare fuoco e lapilli anche fino al cielo.




Ricerca effettuata sul web e contenuto elaborato dall'autrice del blog

Immagini Phoneky

 

 

 

  

15 commenti:

  1. Tanta fantasia e splendide immagini in questo tuo appassionante articolo.
    Un abbraccio cara Vivì

    RispondiElimina
  2. Da sempre è suggestivo il modo in cui gli antichi interpretavano i fenomeni naturali. Non conoscevo questa leggenda, davvero bella. Grazie di averla raccontata.

    RispondiElimina
  3. Sempre molto interessanti e ben stilati i tuoi lavori. Complimenti. Paolo.

    RispondiElimina
  4. Da appassionata di leggende non potevo certo non capitare, prima o poi, su questo bellissimo blog!
    Avevo letto di qualche mito legato all'Etna ma non conoscevo quello che hai narrato, ti ringrazio per la condivisione! Andrò sicuramente a leggere anche i tuoi post precedenti! Un saluto da Ferrara!

    RispondiElimina
  5. Una leggenda bellissima sull'Etna e un suo straordinario figlio. Encelado può essere il simbolo della ribellione, della volontà di non sottostare a un potere talvolta opprimente. Spesso però le ribellioni finiscono ma i loro eroi restano nella memoria come esempio di forza e coraggio. Un salutone da Fabio (ex Passeggiando con Voltaire) che ora potrai trovare, se vorrai, su Elzeviroblog.

    RispondiElimina
  6. Bellissima anche questa leggenda! Un caro saluto

    RispondiElimina
  7. Post interessante, bellissime immagini!
    Buon fine settimana!

    RispondiElimina
  8. Non conoscevo questa legenda che peraltro è molto bella, ciao Vivi buona serata, un abbraccio Angelo.

    RispondiElimina
  9. Stupenda questa leggenda ... grazie mille per averla condivisa con noi

    RispondiElimina
  10. No conocia esta leyenda muy buen post, muy interesante

    RispondiElimina
  11. Ciao Vivi, buona festa della donna

    RispondiElimina
  12. Ciao Vivi, bella, come estai!!
    Assolutamente tremenda, formidabile, fantastica leyenda tanto como la eruzione dell'Etna! uno spettacolo della natura! 🌋🌋🌋 Bello e pericoloso allo stesso tempo. Stai al sicuro, Sicilia ! Stai al sicuro, Vivi. Passa un bel weekend 🌹

    RispondiElimina
  13. Ciao Vivi, bella questa leggenda vulcanica ! Sicuramete dentro nelle profondità dell'Etna vive qualcuno incavolato nero, è un vulcano che si risveglia ad intervalli - ma che è tra i più attivi purtroppo, Un saluto e buon fine settimana

    RispondiElimina